SUMMER SCHOOL
Siamo al terzo anno di attivazione (dal 2017) della Summer School per i bambini seguiti dal nostro Centro, per tutto il mese di luglio. Un percorso individuale ed intensivo diretto a generalizzare gli apprendimenti ad ambienti diversi, ma anche per interagire con persone diverse. Sono inserite anche attività motorie e giochi, ma soprattutto training di abilità sociali individuali e di gruppo, grazie ai nostri giovanissimi tutor volontari, che ci aiutano a giocare con i nostri bambini autistici, per migliorare le loro abilità di gioco, interazione, conversazione.
COSA E’ TERAPIA E COSA NON LO E’.
LO SPORT
Dobbiamo chiarire un punto fondamentale in questo settore. Sono noti oramai da tempo gli effetti psicologici e comportamentali positivi, per un armonico sviluppo psicofisico nell’età evolutiva dell’impegnarsi in una attività sportiva. Gli stessi effetti benefici si osservano nei bambini e ragazzi con disabilità evolutive. Purtroppo, c’è l’idea erronea, che solo perché un bimbo abbia difficoltà, qualsiasi attività debba essere considerata “terapia”. I bambini con disabilità evolutive hanno diritto ad usufruire di uno sport, secondo le personali propensioni, come tutti: nuoto, scherma, ippica, tennis, pallacanestro e così via. Non più terapie, ma sport, in linea con la letteratura scientifica, che evidenzia come ci siano “terapie”, che non dimostrano la loro efficacia. Lasciamo questo termine “terapia” (anche se dovremmo meglio definirli percorsi educativi) a quelle che si sono dimostrate tali, in base ai dati scientifici. Quindi avviamo i bimbi ad un sano percorso sportivo, ma ci auguriamo anche, che possano aumentare gli allenatori formati a lavorare con bambini con bisogni educativi speciali.
Sicuramente il siamo interessati a collaborare con istruttori e centri sportivi, per intendano avviare percorsi formativi in tal senso.
LA MUSICA
Anche per questo settore abbiamo evidenziato lo stesso approccio, “terapia” se si hanno disabilità evolutive, semplici attività musicali per tutti gli altri. Le Linee Guida del 2011 del Ministero della Salute, anche in questa area hanno indicato chiaramente come la “musicoterapia”, non è tra le terapie raccomandate, in quanto non ha allo stato, prodotto dati scientifici evidenti circa la sua efficacia nell’autismo. Imparare a suonare uno strumento musicale, così come per tutti gli altri bimbi è un aspetto, che contribuisce allo sviluppo del nostro cervello. Molti bambini autistici, anzi, hanno una particolare propensione per la musica, propensione che andrebbe coltivata, imparando a suonare uno strumento, convogliando in modo funzionale i loro interessi.