M.A.F.E.D., MULTILEVEL APPROACH FOR EVOLUTIVE DISABILITY (Monteduro, 2012)

Il MAFED è un modello di intervento comportamentale italiano, con presa in carico globale ed a più livelli. Ogni intervento deve essere formulato sulla base di una puntuale valutazione delle caratteristiche individuali e delle abilità di base del soggetto e deve essere “tagliato” su misura come un abito sartoriale. L’approccio utilizzato implica il coinvolgimento e la collaborazione dei genitori e di tutte le figure che ruotano intorno al bimbo (famiglia, scuola, tempo libero, servizi di riferimento).
Opuscolo informativo sull’autismo
La nostra equipe opera nel rispetto delle linee guida sull’autismo e proceduralmente prevede:
- Colloquio conoscitivo e diagnostico con la famiglia;
- Assessment (valutazione) funzionale con utilizzo dei seguenti strumenti:
- ABBLS-R Valutazione delle abilità comunicative e di apprendimento;
- Osservazioni comportamentali dirette in ambienti naturali (casa e scuola);
- Colloqui con gli insegnanti
- Colloquio di restituzione della valutazione e condivisione della programmazione con la famiglia;
- Implementazione del programma psico-educativo-sociale secondo la metodologia Cognitivo Comportamentale ed all’Analisi del comportamento Applicata e comportamento verbale (A.B.A.);
- Collaborazione con la scuola ed eventuali educatori scolastici o altri operatori che lavorano con il bambino o ragazzo, per concordare obiettivi di apprendimento, fornire consulenza sulle metodiche d’insegnamento ABA e sugli apprendimenti scolastici;
I programmi sono diretti all’acquisizione delle abilità di base:
- Prerequisiti di base (seguire semplici istruzioni, contatto oculare spontaneo e su richiesta, attenzione ecc.)
- Imitazione (motoria e verbale)
- Attenzione condivisa e congiunta
- Abilità di autonomia secondo l’età (educazione sfinterica, cura della persona, abilità alimentari)
- Abilità grosso e fini motorie
- Abilità oculo-manuali
- Abilità cognitive (visuo-spaziali, strumentali-accademiche)- routine di classe
- Abilità di gioco e svago
- Verbali e non Verbali: indicare, linguaggio ricettivo, denominare gli oggetti, fare richieste, rispondere a domande (mand, echoic, tact, intraverbal )
- Abilità sociali
Il percorso programmato implica:
La partecipazione dei genitori, che attraverso specifici incontri di supervisione apprenderanno le modalità per “allenare” in ambiente familiare, il proprio figlio, su tutte le abilità oggetto di training, per aiutare la generalizzazione delle abilità. La partecipazione genitoriale sarà anche diretta ad apprendere strumenti che gli permetteranno di diminuire al frequenza di eventuali comportamenti problematici.
Parent training: i genitori parteciperanno anche incontri mensili di gruppo con altri genitori, sulle tecniche e metodologie educative cognitivo-comportamentali e ABA per insegnare nuove abilità ai bimbi e ragazzi e per la gestione dei comportamenti inadeguati.
Il percorso prevede anche il sostegno psicologico individuale e/o di coppia, da parte dei nostri psicologi-psicoterapeuti (specializzati in psicoterapia cognitivo-comportamentale).
Verifica dei programmi abilitativi
Il lavoro di tutti gli operatori è oggetto di verifica da parte del supervisore, direttore del Centro. I programmi di ogni utente vengono controllati attraverso la raccolta di dati comportamentali per ogni sessione di apprendimento (report). La rivalutazione con ABBLS viene svolta ogni 9 mesi per ciascun utente. Nello spazio google drive del Centro Studi ogni utente ha una cartella con accesso riservato (nel pieno rispetto delle normative sulla privacy), in cui i genitori possono controllare l’andamento degli apprendimenti, mediante la visione dei raccolti con i report.
Intervento con la scuola
L’allievo autistico, per via della sue caratteristiche cognitive e le difficoltà, perché possa essere messo in grado di apprendere richiede una programmazione puntuale e graduata degli obiettivi, nonché l’utilizzo di metodiche di insegnamento più efficaci ed una verifica sistematica. Il percorso implica una condivisione di obiettivi e metodologie in sintonia con gli interventi abilitativi ed educativi programmati. La collaborazione con gli insegnanti è fondamentale per realizzare gli obiettivi e generalizzare le abilità apprese in linea con tutti gli ambienti di vita del bambino ragazzo. Sarà fondamentale la disponibilità degli insegnati a formarsi, attraverso la consulenza che gli sarà offerta sulle metodologie educative e per l’apprendimento di tipo cognitivo-comportamentale e ABA .
Obiettivi
Il nostro intervento non deve solo fornire abilità, ma è mirato a migliorare la qualità della vita del bimbo o ragazzo e della sua famiglia e soprattutto fornirgli il massimo di possibilità di autonomia, che le sue caratteristiche gli permettono di raggiungere. L’ambiente di lavoro deve essere organizzato per vivere positività, sappiamo che si impara meglio ed aumenta la motivazione se sperimentiamo sentimenti di positivi. Le metodologie ABA, pongono come primo step del lavoro lo stabilire con i bimbi una relazione empatica e piacevole con tutti gli operatori. Le procedure utilizzate in ambito comportamentale (apprendimento senza errori) sono dirette a ridurre al minimo la frustrazione di poter dare risposte sbagliate (si sa nessuno ama sbagliare). Il progredire degli apprendimenti permette al bambino con spettro autistico di aumentare la propria autostima e di ridurre l’ansia da prestazione. L’ansia da prestazione spesso è alla base di tanti comportamenti inadeguati dei bimbi con spettro autistico (e non ). Le abilità che vengono apprese, inoltre, sono sempre finalizzate all’apprendimento di competenze via via più complesse e orientate al raggiungimento di una buona qualità di vita negli ambienti di vita quotidiana.